Il Centro Oculistico Quattroelle è nuovamente operativo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza necessarie.
Il Personale Medico e di Assistenza è provvisto di adeguati dispositivi di protezione personale e procede regolarmente con la disinfezione di tutto il materiale diagnostico prima e dopo ogni visita.
Un comportamento corretto e rispettoso dei pazienti e del personale è fondamentale per accedere serenamente ed in sicurezza alle prestazioni.
La congiuntiva è una membrana mucosa, una pellicina trasparente che riveste la superficie interna delle palpebre in maniera ben aderente e poi si ripiega formando un cul di sacco (il fornice congiuntivale) per rivestire in maniera più lassa la parte bianca anteriore dell’occhio (congiuntiva bulbare). Le due porzioni congiuntivali scorrono l’una sull’altra, lubrificate dal liquido lacrimale durante i movimenti dell’occhio (figura 1).
La congiuntivocalasi è caratterizzata da un eccesso di congiuntiva lassa che si piega su stessa, a causa di una perdita di aderenza del tessuto sottostante (la capsula di Tenone) che in genere consegue all’invecchiamento, anche se frequentemente si riscontra in pazienti già sottoposti a chirurgie oculari (in genere cataratta con anestesia peribulbare, ma anche LASIK o blefaroplastica) o con deficit di lacrimazione (vedi L’occhio secco).
Siccome la plica lassa si muove in maniera indipendente dal bulbo durante i movimenti oculari, provoca discomfort (sensazione di corpo estraneo, ma soprattutto epifora, lacrimazione, in particolare durante la lettura o lo sguardo verso il basso) che si giova poco o nulla dei colliri lubrificanti o antiinfiammatori comunemente prescritti.
La corretta diagnosi della congiuntivocalasi, per quanto semplice, è spesso disattesa, verosimilmente a causa delle somiglianze con altre situazioni di irritabilità della superficie oculare, quali ad esempio l’occhio secco.
I sintomi della congiuntivocalasi distintivi sono:
Se la lubrificazione con umettanti (lacrime artificiali) e l’applicazione al bisogno di colliri antiinfiammatori non steroidei non controllano la sintomatologia, si prende in esame l’opzione chirurgica.
In anestesia mista, topica e per infiltrazione, l’area di congiuntiva lassa viene identificata, marcata ed escissa (Figura 3), avendo cura di salvarne almeno un millimetro allimbus, dove risiedono le cellule staminali.
Segue una plastica ben ancorata con punti riassorbibili o con colla tissutale di fibrina, oppure l’applicazione di membrana amniotica anidra.