Il Centro Oculistico Quattroelle è nuovamente operativo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza necessarie.
Il Personale Medico e di Assistenza è provvisto di adeguati dispositivi di protezione personale e procede regolarmente con la disinfezione di tutto il materiale diagnostico prima e dopo ogni visita.
Un comportamento corretto e rispettoso dei pazienti e del personale è fondamentale per accedere serenamente ed in sicurezza alle prestazioni.
MICROPERIMETRIA: indagine strumentale volta a determinare l’ampiezza la profondità dello scotoma (area di non visione) e il miglior punto di fissazione (PRL: preferred retinal locus – area di fissazione preferita).
BIOFEEDBACK: riabilitazione visiva, eseguita attraverso l’uso di un micro perimetro, che ha lo scopo di stabilizzare l’area di fissazione preferita (PRL) e la capacità del paziente di sfruttare al meglio il residuo visivo.
RETIMANX: Lo scopo che si prefigge tale sistema di riabilitazione visiva è quella di migliorare, normalizzare ed incrementare le capacità visive e le abilità ad esse collegate in soggetti affetti da patologie oculari di varia origine e natura, ametropie e problemi di binocularità.
DETERMINAZIONE DELL’AUSILIO: attraverso l’ascolto del paziente delle sue necessità e ambizioni si arriva a determinare quale sia l’ausilio migliore sulla base delle sue capacità visive residue.
L’ipovisione è quella condizione di deficit visivo che non permette a un determinato individuo il pieno svolgimento della sua attività di vita sociale e lavorativa e il perseguimento delle sue esigenze ed aspirazioni di vita.
Nello specifico l’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) definisce ipovedente il soggetto la cui acuità visiva è compresa fra 1/20 e 3/10 (ipovisione centrale) o il cui campo visivo binoculare sia compreso tra il 20% e il 30% (ipovisione periferica), per cui non sia possibile ottenere miglioramenti di tale condizione con trattamenti medicali, farmacologici o chirurgici.
L’ipovisione è una condizione fortemente invalidante che può interferire con la capacità d’apprendimento, le attività lavorative e l’interazione sociale di una persona.
Le principali cause di ipovisione in Occidente sono la degenerazione maculare, il glaucoma e la retinopatia diabetica.
Per gli ipovidenti è possibile però recuperare una parziale autonomia attraverso l’utilizzo di determinati ausili e lo studio di accorgimenti pratici in modo da massimizzare l’uso del residuo visivo.
Dopo una prima seduta in cui verrà valutata la capacità visiva del paziente, anche attraverso specifici esami, e le sue esigenze (lettura, firma di documenti, guardare la televisione, autonomia di movimento in luoghi sconosciuti …) si procederà alla definizione del miglior ausilio e ad un training per sfruttare al meglio la visione residua.
I principali ausili sono i sistemi ingrandenti ottici e non-ottici, i filtri fotoselettivi o sistemi telescopici.
Esistono poi accorgimenti per modificare l’ambiente domestico o lavorativo in cui l’ipovedente si muove per garantirgli una migliore autonomia e un miglioramento della vita sociale.