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Neuropatia ottica tossica o nutrizionale

Che cos’è la neuropatia ottica tossica o nutrizionale?

La neuropatia ottica tossica o nutrizionale è una malattia del nervo ottico si presenta senza dolore, in genere con calo visivo bilaterale, simultaneo e simmetrico, sostenuto da una sofferenza progressiva dei nervi ottici, che all’inizio si mostrano normali, talora edematosi con piccole emorragie a “scheggia”, quindi tendono ad atrofizzarsi in maniera irreversibile.

La fase acuta della neuropatia ottica tossica è spesso insidiosa: il soggetto si accorge tardi di quanto sta accadendo e quando si fa vedere è già presente il segno tipico delle fasi evolute, il pallore del settore temporale del disco ottico, quello che guarda verso la macula (Figura 3a), dove decorre il fascio papillo-maculare.

Neuropatia ottica tossica

Figura 3. Pallore del settore temporale della papilla ottica, tipico delle fasi avanzate della neuropatia ottica su base tossica- nutrizionale (a) paragonato con l’aspetto normale del fundus oculi (b).

I sintomi della neuropatia ottica tossica o nutrizionale

I tipici sintomi della neuropatia ottica tossica o nutrizionale sono:

  • riduzione del visus da 3-4/10 alla percezione della luce (in genere resta sugli 1-2/10)
  • il campo visivo centrale viene intaccato con graduale peggioramento dell’annebbiamento durante la lettura e della percezione dei colori

Le cause della neuropatia nutrizionale

Sebbene sia noto da tempo il collegamento con situazioni di malassorbimento-malnutrizione (deficit di vitamina B12, tiamina, acido folico, aminoacidi essenziali….), abuso di alcool, droghe, fumo di tabacco, esposizione professionale a prodotti chimici, utilizzo di farmaci (Tabella 1), da sole o combinate, gli esatti meccanismi fisio-patologici della neuropatia ottica tossica restano da stabilire, come anche l’esatta sede della lesione primaria (retina, chiasma, tratti ottici, bandellette?).

La diagnosi della neurite ottica deve saper differenziare le forme tossiche-nutrizionali dalle forme infettive-infiammatorie (vedi neuriti ottiche), da quelle ischemiche, arteritiche e non dalla forma di Leber (esiste un test genetico capace d’identificare la mutazione del DNA mitocondriale), dalle forme secondarie a lesioni tumorali intracraniche (ad esempio adenomi ipofisari).

Terapia per la cura della neuropatia ottica tossica

La terapia per la cura della neuropatia ottica nutrizionale è rivolta anzitutto ad allontanare l’agente tossico o a colmare il deficit nutrizionale. La supplementazione multivitaminica viene comunque invariabilmente prescritta, anche se con scarsa convinzione.

In attesa di farmaci capaci di rigenerare il nervo ottico (come ad esempio l’oncomodulina, proteina ad azione neurotrofica, che agirebbe come fattore di crescita capace di promuovere la ricrescita degli assoni delle cellule ganglionari retiniche), ci si accontenta di stabilizzare la forma e di aiutare i pazienti con i presidi attuali.

Cause neuropatia ottica tossica

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    Domande Frequenti

    Quali sono le differenze tra il centro di Milano e quello di Nizza Monferrato?

    I nostri Centri dispongono egualmente di strumentazione all’avanguardia. L’ambulatorio di Milano è attivo dal lunedì al venerdì; quello di Nizza Monferrato il sabato. La chirurgia viene effettuata unicamente nella sede di Milano.

    Come accedere al Centro oculistico

    Si può accedere al Centro oculistico solo tramite prenotazione. All’ingresso ti verrà misurata la temperatura e dovrai igienizzare le mani utilizzando i dispenser a disposizione. Potrai accedere alla visita solo se munito di mascherina chirurgica. Se non dovessi averne una a disposizione, te la forniremo noi. In sala d’attesa e alla reception sarà fondamentale rispettare […]

    Come scegliere lo specialista?

    Nella sessione “equipe medica” trova l’elenco dei nostri oculisti, con il proprio campo di competenza specifica. In ogni caso, una prima visita oculistica generica può essere effettuata da uno qualsiasi dei nostri specialisti; consideri quindi anche la disponibilità, i giorni ed orari di visita a lei più congeniali.

    A che età è utile fare la prima visita ai bambini?

    L’età giusta è tra i 3 e i 4 anni. Oggi abbiamo a disposizione strumenti in grado di rilevare difetti di refrazione in modo oggettivo, anche prima dell’età scolare, quando il bimbo sarà in grado di collaborare e dare risposte soggettive utili a identificare la giusta refrazione. Se i genitori, o i famigliari stretti del […]

    In cosa consiste la visita oculistica e quanto dura?

    La visita prevede una fase preliminare in cui personale specializzato (ortottisti, optometristi) raccoglie dati e informazioni con strumenti dedicati, utili al medico oculista per la valutazione conclusiva. La tempistica della visita completa non è assolutamente programmabile in maniera standardizzata e può durare anche un paio d’ore, soprattutto per valutazioni chirurgiche, ove a seconda della patologia, […]

    È sempre necessaria la dilatazione della pupilla durante la visita?

    La dilatazione farmacologica della pupilla serve per controllare in maniera più accurata la parte periferica della retina dell’occhio. Da tenere presente che un esame del fondo dell’occhio senza dilatazione è sempre considerato parziale e non completo. Ad oggi esistono apparecchiature (OPTOS) in grado di fotografare il fondo dell’occhio in maniera accurata e senza dilatare farmacologicamente […]

    Quanto dura l’effetto delle gocce per cicloplegia (dilatazione pupilla)?

    L’effetto delle gocce ha una durata diversa a seconda del collirio impiegato, della reattività individuale, dell’età e del difetto visivo (da un minimo di 3-4 ore, ad un massimo, in rari casi, di 24-48 ore).

    Può essere pericoloso utilizzare le gocce per la dilatazione della pupilla in caso di gravidanza o allattamento?

    In generale i colliri che si utilizzano per dilatare la pupilla sono topici, ma potrebbero entrare in circolo e raggiungere anche il feto. Di solito dopo la 20 esima settimana di gestazione non ci sono rischi per il feto, ma ogni singolo caso viene sempre valutato dall’oculista prima di somministrare qualsiasi tipo di collirio o […]

    È importante togliere le lenti a contatto prima della visita?

    L’azione delle lenti a contatto può alterare la forma della cornea, variandone i parametri e di conseguenza la refrazione del paziente, in maniera più o meno incisiva a seconda del tipo di lenti (morbide, rigide o semirigide).  In base alla motivazione per cui viene richiesta la visita oculistica viene indicato la sospensione di circa 2-3 […]