Il Centro Oculistico Quattroelle è nuovamente operativo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza necessarie.
Il Personale Medico e di Assistenza è provvisto di adeguati dispositivi di protezione personale e procede regolarmente con la disinfezione di tutto il materiale diagnostico prima e dopo ogni visita.
Un comportamento corretto e rispettoso dei pazienti e del personale è fondamentale per accedere serenamente ed in sicurezza alle prestazioni.
Distrofia della membrana basale epiteliale
Anche detta distrofia microcistica, di Cogan o map dot fingerprint, la distrofia epiteliale è di gran lunga la più comune della distrofie corneali. Nonostante qualche report di ereditarietà autosomica dominante (gene TGFBI/BIGH3), la distrofia di Cogan non è su base famigliare, è rarissima in età evolutiva e la sua frequenza aumenta con l’età; le presentazioni cliniche possono essere assai variabili, fluttuanti e asimmetriche ma tendono a non progredire. Per questo molti ritengono più accurato inserirla nella categoria delle degenerazioni corneali, mentre l’IC3D la colloca in categoria 4.
Una membrana basale aberrante, ispessita, ridondante e replicata su se stessa impedisce la fisiologica aderenza delle cellule epiteliali, che sbagliano direzione nel loro percorso di migrazione, restando intrappolate in cistine sferoidi grigiastre da 0.05 a mezzo millimetro di diametro (bollicine, microcisti, dots), provocando irregolarità lineari grigiastre “ad area geografica” (maps) oppure concentriche, simili ad impronte digitali (fingerprint) con dimensione sino a diversi millimetri, con instabilità della visione e rifrazioni inaffidabili (alterazioni topografiche con astigmatismi “strani”, che vanno e vengono, diplopia monoculare, immagini fantasma) ed erosioni ricorrenti (il 50% dei pazienti con erosioni ricorrenti idiopatiche, senza cioè precedenti di traumi, infezioni o infiammazioni corneali sono affetti da distrofia di Cogan).
Prognosi e terapia
La maggior parte dei pazienti è asintomatica ed è destinata a mantenere una visione sufficiente per le normali occupazioni quotidiane (leggere, guidare, lavorare al PC), tranne che durante gli episodi di erosione corneale, in cui si ricorre ai soliti rimedi generici, colliri umettanti e antibiotici, lenti a contatto terapeutiche o bendaggio, colliri o pomate ipertoniche (cloruro di sodio al 5%) per migliorare l’adesione delle cellule epiteliali alla loro membrana basale.
In quei pochi casi in cui il fastidio è insopportabile e la visione troppo offuscata, è disponibile una soluzione chirurgica capace di risultati eccellenti (se ne approfitta per correggere difetti visivi concomitanti) e duraturi, la disepitelizzazione combinata alla fotoablazione della membrana di Bowman con laser ad eccimeri (PTK), che migliora nettamente l’adesione dell’epitelio allo stroma privato della membrana di Bowman.
In diagnosi differenziale occorre valutare le altre distrofie epiteliali quali: