Il Centro Oculistico Quattroelle è nuovamente operativo nel rispetto di tutte le norme di sicurezza necessarie.
Il Personale Medico e di Assistenza è provvisto di adeguati dispositivi di protezione personale e procede regolarmente con la disinfezione di tutto il materiale diagnostico prima e dopo ogni visita.
Un comportamento corretto e rispettoso dei pazienti e del personale è fondamentale per accedere serenamente ed in sicurezza alle prestazioni.
Anche detta tipo II di Groenouw, di Fehr o spottiforme, si tratta della distrofia stromale meno comune ma più “cattiva”, in cui l’errore congenito di sintesi del cheratansolfato sembra essere sistemico, dato che non solo nelle cornee espiantate e poi analizzate immunoistochimicamente, ma anche nel sangue circolante i valori di tale glicosaminoglicano (che è un prodotto del normale metabolismo delle cartilagini) sono bassissimi, se non assenti.
Ad onor del vero, esiste un sottogruppo di distrofia maculare con livelli serici e corneali normali di cheratansolfato. La malattia, causata dalla mutazione del gene CHST6, localizzato sul cromosoma 16 ed ereditata con trasmissione autosomica recessiva, esordisce fra i 5 e 9 anni, con riscontro di opacità stromali multiple, bilaterali, di densità variabile, che a differenza di quelle osservate nella granulare interessano la periferia, dove sono più profonde, e non sono circondate da aree trasparenti. L’istologia mostra accumuli di collagene, ravvicinati in modo anormale a livello delle lamelle corneali, e un’ anomala aggregazione dei glicosaminoglicani che colorano con Alcian blu.
La sensibilità corneale può essere ridotta e si possono verificare erosioni corneali ricorrenti. Lo stroma corneale è più sottile che nella norma. La capacità visiva si riduce significativamente dalla quarta decade di vita, a causa della progressiva coalescenza delle opacità e del coinvolgimento dell’intera cornea, sino al limbus e alla membrana di Descemet, con formazione di guttae endoteliali. La diagnosi è clinica e strumentale. Il trapianto di cornea è l’unica soluzione praticabile con successo.
Per la loro rarità, citiamo brevemente le distrofie: